26 giugno: l’aperitivo pedagogico e la scuola che ci piace

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Per il Comitato Genitori Vimodrone ho avuto l’onore ed il piacere di partecipare al cosiddetto “aperitivo pedagogico”: una bella iniziativa dell’Istituto Comprensivo Vimodrone e del SIS, in cui insegnanti ed educatori hanno raccontato e condiviso le esperienze didattiche/laboratoriali sperimentate nell’anno scolastico appena concluso. E’ stata anche l’occasione in cui realtà formali ed informali (come il Servizio Minori e Famiglia del Comune, ed il Gruppo “Genitori di Nemo”) presenti sul territorio, hanno potuto raccontare,  il proprio servizio, la mission, ed i propri percorsi.

Personalmente, pur essendo al corrente di molte delle attività fin dall’inizio dell’anno scolastico, sono rimasta veramente colpita dalla quantità e qualità delle offerte rivolte ai nostri bambini e ragazzi. Come spesso accade, la differenza la fanno le persone che portano avanti i progetti (e che, in molti casi, li hanno ideati). Penso, ad esempio, all’iniziativa di Elena Montini, che ha voluto portare il bambino disabile che ha in carico a fare ippoterapia. Abbiamo visto un estratto di questa esperienza in un breve video: quello che per questo bambino è stata questa esperienza, quanto gli ha dato e quanto lo ha reso felice era evidente, coinvolgente, e ha toccato nel profondo molti di noi. Molto bella anche l’esperienza di Barbara Chendi, che ha proposto la comunicazione aumentativa in Infanzia Petrarca: il progetto è nato dalla necessità di un bambino di accedere alle informazioni intorno a lui tramite comunicazione aumentativa (una “lettura del mondo” tramite immagini, che ci indicano il luogo in cui ci troviamo, le modalità per viverlo e le attività da svolgervi). La necessità di un singolo bambino è stata lo spunto perché tutti i bambini della sua classe vivessero un’esperienza, usufruissero di nuovi strumenti, potessero “leggere” dei libri di comunicazione aumentativa. E sperimentassero l’inclusione, tra l’altro, giorno per giorno. Superfluo dire che, anche in questo caso, il video era coinvolgente ed emozionante.

Diventa difficile elencare tutte le belle esperienze raccontate: l’attività relativa alla mediazione cognitiva, rivolta alle classi seconde della primaria Piave, con la maestra Rita Zecchini e la dottoressa Ricciardi, attività che ha evidenziato talenti e competenze che le consuete dinamiche di classe avevano lasciato sopite; “Giocolandia”, ancora con Elena Montini, per una classe quinta di primaria Battisti, che ha riscoperto i giochi di una volta, da creare e giocare in classe. Il bel progetto orto, per una classe terza di primaria Piave; il progetto d’arte, presentato dalla maestra Enrica Mandelli, dedicato all’acqua e rivolto a tutte le seconde della primaria dell’Istituto Comprensivo, che è stato così ricco di esperienze e di sperimentazione di tecniche artistiche, e dai risultati così belli, come li abbiamo visti esposti anche durante la festa del paese, in Villa Torri. E ancora: la maestra Silvia Roca, di primaria Fiume, che ha proposto nella sua quinta la “Storia di una matita”, un racconto di Paulo Coelho, da cui sono partiti spunti interdisciplinari, per aggregare e far lavorare insieme i bambini, anche con strumenti diversi dal solito (la realizzazione di video, per esempio). Alessandra Glingani, con il laboratorio delle emozioni, in una classe prima delle medie; e ancora il lavoro svolto dalla prof. Favaro, referente per il bullismo e cyber bulismo, in collaborazione con il dr. Forni dello sportello psicologico scolastico. Dal lavoro di Favaro è nato un protocollo rivolto ai docenti, per gestire correttamente l’emergenza, in caso di bullismo o cyberbullismo; dall’attività del dr. Forni è emersa un’analisi su come i ragazzi vivano il fenomeno (significativo che, nelle classi seconde della media, non riconoscano come un problema ciò che noi adulti identifichiamo come atto di bullismo) e su come si siano messi alla prova per la risoluzione pratica dei problemi di classe, e personali. Emozionante anche il ricordo del 15 marzo, la giornata dello School Strike4Climate, azione globale che ha trovato la sua declinazione locale nell’attività di tutto l’ICS Vimodrone, sotto la guida e l’entusiasmo della prof. Marilena Russo, che ha regalato ai nostri bambini e ragazzi un’esperienza formativa forte e bella, e che ha creato tanta eco mediatica da valere all’ICS Vimodrone la Benemerenza civica. La pagina Fb “SS4C Italia”, che ha come sede l’indirizzo della suola media di Vimodrone, fa sorridere ancora adesso, quando la si visita.

Alla fine di questa bella mattinata, mi sono trovata d’accordo con l’intervento di Manuela Bona, del Servizio Minori e Famiglia del Comune di Vimodrone, che ha sottolineato l’importanza della rete, ovvero quanto sia fondamentale collegare famiglie, scuola, educatori, sportello psicologico, e tutti gli attori che si occupano di educazione e del benessere dei nostri bambini e ragazzi, in modo che tutti possano lavorare in sinergia. E, come ha detto la vicepreside Raffaella Leoni: è importante creare occasioni come questa, nelle quali presentare a tutti quello che con grande cura, impegno e passione si è offerto ai propri alunni. E’ in situazioni come queste che l’Istituto Comprensivo si riscopre nuovamente “unico” ed unito. Mercoledì, io ero la sola che non fosse un “addetto ai lavori” eppure devo dire che ho trovato molto piacevole, e a tratti molto divertente, essere lì a condividere il clima entusiasta e solidale che c’era tra i docenti e gli educatori che operano nell’Istituto Comprensivo. E’ stato bello vivere questo momento di condivisione. Un grande ringraziamento a tutto il corpo docenti dell’ICV, alla Dirigenza Scolastica ed a tutti i professionisti della coop. Libera Compagnia di Arti e Mestieri Sociali: insieme, avete dato molto ai nostri bambini e ragazzi.

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