Il 15 marzo 2019 è una data importante, che entrerà nella Storia e nei libri scolastici, è la giornata in cui una ragazzina ha dato prova di come la tenacia, il credere fortemente nelle proprie idee e il buon esempio portino al cambiamento.
Greta Thunberg è stata presa per pazza, lei che dall’agosto del 2018 ogni venerdì si è messa seduta fuori dal Parlamento svedese per scioperare e per far si che i “grandi” iniziassero a capire che è necessario “cambiare il sistema” e che la Terra non può più aspettare.
Una vera visionaria che ha portato a smuovere le coscienze soprattutto dei suoi pari.
Ieri a Milano dicono ci siano stati 100.000 studenti a manifestare, provenienti da tutta Italia e anche se, come sempre quando avvengono dei grandi avvenimenti, c’è gente che diffida da questa protesta e la reputa una “moda fighetta”, i numeri parlano chiaro e le immagini che hanno avuto un tam tam immediato su tutti i social anche.
E questa ondata è arrivata anche qui da noi grazie alla nostra insegnante della Scuola Secondaria Marilena Russo: il suo impegno con i ragazzi nel portare alla loro attenzione argomenti come la sostenibilità e l’efficienza energetica hanno smosso in loro la voglia di essere più concreti e di fare qualcosa. Ecco come è nata la pagina School Strike 4 Climate Italia, dove inizialmente sono stati caricati contenuti delle lezioni fino ad arrivare alla partecipazione allo sciopero del 15 marzo.
Il nostro Istituto Comprensivo ha deciso di aderire allo sciopero all’interno della scuola stessa e facendo delle attività diverse in ogni plesso a seconda dell’età dei ragazzi.
L’unico “dictat” era indossare una maglia rossa…che dire? Oggi l’ondata rossa dei nostri bambini/e, dei nostri ragazzi/e è stata a dir poco emozionante!
L’entusiasmo dei giovani ha contagiato tutti ed è proprio lo scopo di Greta: “servite voi adulti per salvare il mondo, noi vi serviamo solo per farvi capire che è necessario cambiare”.
Ed è proprio dal loro insegnamento di oggi che dobbiamo ripartire perchè loro sono il nostro esempio oggi e non li dobbiamo deludere.
Dobbiamo ripartire dalle piccole cose: insistere sulla raccolta differenziata e farla con coscienza, cercare di riutilizzare ed evitare il più possibile l’usa e getta, cercare di consumare meno carne perchè gli allevamenti intensivi purtroppo hanno un impatto sul clima elevatissimo, ridurre il più possibile l’uso della macchina ed incentivare invece l’uso della bici, del carsharing e delle care vecchie…gambe, ridurre gli sprechi alimentari e di acqua.
Oggi ho provato davvero un’emozione grande perchè ho capito, grazie ai nostri giovani, che tutto è possibile e che tutti possono cambiare il mondo, persino una ragazzina sedicenne con le treccine.
Monica Gatti, per il CGV